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Sentieristica

Molti sono i sentieri disponibili per le escursioni nei castagni e nella faggeta, è possibile partire dal paese ed arrivare fino alla Vetta dell'Amiata.

La partenza dei sentieri è allo Stadio Comunale,  il presente elenco è puramente indicativo, per tutte le informazioni dettagliate sulla sentieristica recarsi presso l'Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica.

Sentieri Associazione UISP

SENTIERO MINIERA (partenza/arrivo Stadio comunale) percorso ROSSO

E' caratterizzato da segnaletica di colore rosso ed è il più breve.
Presenta poche asperità e porta fino a un’altitudine di 985 m slm. L’escursione permette la scoperta e la visita alla vecchia Miniera e al suo stabilimento; si costeggia poi il Laghetto Verde dove è possibile praticare pesca sportiva: un punto panoramico e tranquillo con vista su Abbadia San Salvatore. In prossimità del Laghetto e lambite dal percorso si trovano poi la Ciminiera e la Polveriera della vecchia Miniera. Proseguendo, dopo un bellissimo tratto ombreggiato di castagni e fitte pinete, si torna ad Abbadia.


SENTIERO S.ANTONIO (partenza/arrivo Stadio comunale)

E' caratterizzato dalla segnaletica di colore marrone ed è lungo 9,8 Km per circa 2 ore di cammino. Presenta qualche difficoltà e porta ad un’altitudine di 1068 m sml.L’escursione si snoda tra boschi di castagni, larici, abeti e pini. Nel primo tratto del sentiero si trova la località Castello della Pertica che nonostante il toponimo si presenta come un’alta ‘scogliera’ rocciosa. Il sito conserva testimonianze che lo attestano come luogo abitato fin dall’età del ferro. È ancora possibile vedere nella roccia i fori che accoglievano i pali delle antiche capanne o la sagoma di un cervo scolpito.Il percorso continua poi per un tratto della “strada vecchia per Piancastagnaio” ossia la strada sterrata collegamento di un tempo fra Abbadia e Piancastagnaio, per arrivare in località Sant’Antonio e Cipriana, coi loro vecchi poderi.
Situati intorno ai 1000 m slm, entrambi i poderi sono stati abitati fino agli anni ’50. Gli abitanti vivevano di allevamento e coltivazione di segale, unico cereale adatto a questa altitudine ed al clima dell’Amiata.

Oggi l’antico podere di Sant’Antonio è un sito di ruderi ma conserva ancora il pozzo originale, il podere della Cipriana invece è stato restaurato da poco. Il sentiero poi discende in direzione Abbadia e si collega nella parte finale, in zona Polveriera, agli altri sentieri.


SENTIERO CIPRIANA (partenza/ arrivo stadio comunale)

E' caratterizzato dalla segnaletica di colore azzurro ed è lungo 12,5 Km per circa 2 ore e 20 minuti di cammino e porta ad un’altitudine di 1068 m slm.
Si sviluppa tra castagni e pinete, e si percorre la “strada vecchia per Piancastagnaio”, ovvero la vecchia strada sterrata che collegava Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio, fino ad arrivare prima al podere di Cerro del Tasca e poi ai ruderi del podere di Montarioso: è qui, in un’ampia radura, uno straordinario punto panoramico del Monte Amiata. Si arriva infine in località Cipriana dove inizia la discesa per Abbadia.


SENTIERO CAPOMACCHIA (partenza/arrivo stadio comunale) * sul sito lo da rosso

E' caratterizzato dalla segnaletica di colore viola ed è lungo 22,5 Km per circa 5 ore e 20 minuti di cammino.

Presenta varie difficoltà e porta ad un’altitudine di 1530 m slm. Il sentiero Capomacchia si snoda tra castagni, larici, abeti e pini e si spinge all’interno della secolare faggeta arrivando quasi alla vetta del monte Amiata, seguendo in gran parte il percorso precedente e distaccandosene con una salita impegnativa per arrivare alla capanna del Capomacchia. Dopo essersi congiunto alla strada di Rigale nel punto più alto del percorso comincia la discesa verso Abbadia. Questo tratto è stato recentemente risistemato dalla locale Società Macchia Faggeta antichissima società che gestisce la cura della parte alta della montagna senese e le cui origini risalgono al medioevo.

Nel primo tratto del percorso di discesa verso Abbadia, nonostante la fitta vegetazione, è possibile ammirare il panorama che si apre verso l’Umbria e incontrare massi particolari a cui nel tempo sono stati attribuiti nomi derivanti dalle loro forme così caratteristiche, come il Sasso “della culla” e il Sasso “delle pocce dell’Angiolla” di cui si dice sia di buon augurio toccarne le protuberanze. Proseguendo si arriva in località Catarcione con i suoi castagni secolari e un’area attrezzata per pic-nic.

Lasciando il percorso e seguendo la strada asfaltata per qualche centinaio di metri verso la vetta del Monte Amiata si può arrivare alla Grotta dell’ Arciere così chiamata per la presenza di un graffito preistorico ancora visibile e raffigurante un cacciatore armato di arco.
Poco più avanti si trova il “Sasso di Dante” che riproduce fedelmente il profilo inconfondibile del Sommo Poeta. Ritornando sul percorso si giunge all’area attrezzata della località Acqua Passante con sorgenti di acqua potabile e di acqua sulfurea dal caratteristico odore e dopo un paio di chilometri alla suggestiva Chiesetta dell’Ermeta il cui nome deriva da un eremita che aveva scelto di vivere nelle vicinanze di questo luogo, e il cui rifugio è visibile nei pressi del percorso: è il “Sasso del romito” con la caratteristica forma a capanna per il riparo e vicino la vasca scavata nella pietra che l’eremita aveva realizzato per la raccolta dell’acqua.

Lasciata la chiesetta si torna ad Abbadia San Salvatore passando per il Laghetto Verde, la Ciminiera e la Polveriera della vecchia Miniera e congiungendosi quindi agli altri sentieri.


Sentieri della Società Macchia Faggeta 

Mappa scaricabile: https://www.macchiafaggeta.com/images/PDF/sentieristica/percorsi_macchia_faggeta.pdf

SENTIERO SCALETTAIA (sentiero giallo)

  • Difficoltà: medio-alta
  • Lunghezza: 1.0 km
  • Dislivello: 154 m
  • Quota partenza:  m. 1576 s.l.m. (strada provinciale)
  • Quota arrivo: m. 1730 s.l.m.  ( Madonna degli scouts)
  • Pendenza media: 15,4%
  • Tempi di percorrenza:
  • trekking: 30’

Il sentiero Scalettaia, sentiero giallo, è il prolungamento del sentiero Capomacchia e del Rigale. Ripercorre una vecchia mulattiera che  arriva fino alla Vetta dell’Amiata. Oltrepassa il Pian della piscina, un luogo affascinante, caratterizzato da una particolare conformazione geomorfologica. Il sentiero è lungo 1 km e termina alla Madonna degli Scouts, statua eretta nel 1961 per iniziativa dello scoutismo grossetano e collocata sulla Vetta.


SENTIERO REGALE

  • Difficoltà:media
  • Lunghezza:5.3 km
  • Dislivello:353 m
  • Quota Partenza: m. 1223 s.l.m.(Fosso di Rigale)
  • Quota Arrivo: m 1576 s.l.m. ( Pian Della Piscina)
  • Pendenza media: 6,63%
  • Tempi di percorrenza
  • Trekking:1h 55’
  • Bike:45’

 Il sentiero prende il nome dal fosso che scorre principalmente durante l’autunno e la primavera. Il “Rigale” ripercorre per un lungo tratto, il vecchio tracciato realizzato negli anni '50 e 60 dagli operai che lavorano nei cosiddetti " Cantieri Fanfani" che si occupavano di manutenzione forestale. Il percorso attraversa numerosi fossi del Versante est dell'Amiata, come il Fosso Colombo, il Fosso dell'Ermeta e il Fosso dell'Acqua Gialla. Il sentiero si immerge in un una delle faggete più incontaminate d'Europa. Date le sue caratteristiche il sentiero permette di fare passeggiate e escursioni in mountain-bike anche ai principianti.


SENTIERO SASSO DE’ MERCHI (sentiero verde)

  • Difficoltà MEDIA
  • Lunghezza:2.8 km
  • Dislivello: 234 m
  • Quota partenza: m. 1277 s.l.m. ( Primo rifugio)
  • Quota arrivo: m. 1127 s.l.m. ( Primo rifugio)
  •  Pendenza media 8%
  • Tempi di percorrenza:
  • Trekking: 1h
  • Bike:30’

Prende il nome da un incisione scolpita sulla roccia che rappresentava il confine tra le proprietà dei Conti Cervini di Vivo D’Orcia e la proprietà di Macchia Faggeta. La scritta “ caccia e pesca  riservata a Luigi Cervini” datata 1876, testimonia la vasta ricchezza di cacciagione della zona. Il sentiero percorre la zona più bassa della faggeta, scendendo fino a quota 1160 s.l.m. Dopo aver percorso la zona “Pian dei Renai” risale e torna alla partenza, ovvero il 1° rifugio. Il percorso non risulta troppo impegnativo, data la sua lunghezza di 2,8 km e il dislivello di 234 m.


 

Ultima modifica il Giovedì, 12 Agosto 2021 07:53