Stampa questa pagina

Monitoraggio Ambientale

MONITORAGGIO ACQUE E GAS DELLA CONCESSIONE MINERARIA

Con Decreto Dirigenziale (Settore Miniere ed Energia) n. 3440 del 31 luglio 2008, la Regione Toscana ha trasferito la titolarietà della concessione mineraria denominata “Abbadia San Salvatore” da Eni S.p.A. al Comune dettando alcune prescrizioni disposte dall’Autorità di Vigilanza sulle attività minerarie che, nello specifico, riguardano anche le modalità di sorveglianza delle acque che fuoriescono dalle gallerie “Italia” e “Ribasso -200”, nonché dei gas emessi dai camini di ”Acqua Passante” ed “Ermeta”.
Il Comune, dal 2009, ha perciò stipulato una convenzione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, avente per oggetto lo “Studio e monitoraggio dei parametri degli elementi gassosi emessi dai pozzi Ermeta ed Acqua Passante – dei parametri chimico-fisici delle acque delle gallerie di scolo Italia e Ribasso nell’ambito della concessione mineraria Abbadia San Salvatore”.
Periodicamente, oltre ai punti di prelievo previsti, vengono effettuati prelievi anche delle acque fuoriuscenti da Galleria XXII e Acqua Passante, peraltro in numero superiore ai campionamenti stabiliti nella convenzione, al fine di provvedere ad una miglior caratterizzazione delle acque dell’area di studio.
Per alcune delle acque analizzate, si è anche provveduto alla determinazione delle concentrazioni dei gas disciolti in acqua e del valore del rapporto isotopico 13C/12C nella CO2 nonché dei rapporti isotopici di ossigeno ed idrogeno nella molecola di acqua. E’ da segnalare per l’anno 2011, che la Galleria Italia ha sempre evidenziato una colorazione di colore tendenzialmente biancastro e rosato, indicando che le condizioni chimico-fisiche sono rimaste approssimativamente simili a quelle post-Marzo 2009 quando il colore dell’acqua da rosso mattone (indicativo della precipitazione di ossi-idrossidi di Ferro) è passato a lattiginoso e biancastro.
Avendo a disposizione un elevato numero di parametri (prevalentemente di natura chimica e isotopica), acquisiti in questi anni di monitoraggio, è possibile evidenziare le differenze geochimiche dei gas e delle acque campionate. Di seguito si riportano i valori rilevati nell’anno 2011

tabelle Pagina 2


tabelle Pagina 3

tabelle Pag 4


tabelle Pagina 5

Per la parte relativa alla fase liquida ed alla fase acquosa per le acque della Galleria Italia sono stati selezionati dei parametri chimici che potessero essere in grado di definire le variazioni chimico-fisiche osservate durante il periodo di monitoraggio, soprattutto in relazione agli eventi che hanno portato alla modifica della tipologia del materiale in sospensione ed hanno visto passare in tempi relativamente brevi il colore dell’acqua dalla tipica colorazione rossastra ad un colore latte opalescente.
Mentre l’agente cromogenico rossastro è stato individuato con la presenza di ossi-idrossidi di ferro, il color latte è stato riferito a composti con prevalenza di Al.
In Vaselli et al. (2010), tali variazioni erano state addotte a modifiche della concentrazione idrogenionica e del potenziale di ossido-riduzione, imputabili presumibilmente ai differenti rapporti fra le componenti superficiali e profonde che alimentano le acque che vanno a riversarsi al di fuori della Galleria Italia. Le variazioni tra gli apporti meteorici e “termali” erano state anche rilevate e supportate dalla componente gassosa, la quale ha evidenziato un incremento della concentrazione di CO2 e conseguentemente spostamento degli isotopi del carbonio verso valori simili a quelli delle manifestazioni gassose naturali che caratterizzato l’area amiatina e dei camini dell’Acqua Passante e dell’Ermeta.
Nella figura seguente, è riportato il diagramma triangolare delle specie anioniche delle acque della Galleria Italia per l’anno 2011 nel quale si può osservare che la composizione chimica di tale emergenza si sia mantenuta costante nel tempo denotando la classica composizione solfato-calcica, tipica di molte delle acque termali della zona. Tuttavia, su base cronologica, è possibile rilevare come le proporzioni fra i differenti anioni siano mutate. In particolare, dopo il campionamento di Gennaio 2011 si assiste ad una diminuzione della componente solfatica, proporzionalmente a quella clorurata e bicarbonatica, sino a Novembre 2011 per poi ritornare alla composizione di inizio anno per il campionamento di Dicembre 2011.

Andando a visualizzare le variazioni riscontrate nei tre anni di osservazione per gli anioni principali (Fig. seguente), è possibile osservare come i campioni di acque tra Aprile e Novembre 2011 siano quelli maggiormente interessati da un incremento della componente clorurata, mentre, eccezion fatta per il campione del 18 Febbraio 2009, tutti i campioni tendono a disporsi in prossimità del vertice dello ione solfato.

Le componenti anioniche considerate devono la loro origine principalmente a dissoluzione di solfati appartenenti alla serie triassica anidritica e all’ossidazione di H2S (gas comunemente presente nelle emissioni gassose amiatine), mentre per le specie carbonatiche sono invocabili processi di interazione fra acque e rocce contenenti minerali carbonatici e di solubilizzazione di CO2.

Ultima modifica il Lunedì, 18 Novembre 2019 08:50